STUDIO ZECCHILLO
L’ “isola ciottolosa”, così la descrive Luciano Bianciardi ne “La vita Agra”, il cuore pulsante del quartiere di Brera. Qui si cammina in strade strette, le stesse che, nel pieno dell’atmosfera Bohémienne degli anni ’60, percorsero pittori, scultori,musicisti e artisti di ogni genere. E’ qui, a due passi dall’Accademia di Belle Arti e dalla chiesa di San Carpoforo, che si trova l’ex studio di Piero Manzoni in Via Fiori Chiari 16, nascosto dietro un portone ad arco, in un antico cortile. Un luogo le cui pareti sono impregnate di storie di balli, di incontri di lavoro e note di un pianoforte, l’operare notturno di un artista, il rumore del pennello sulla carta, le risate, la vita e anche la morte.
Lo studio era anticamente la scuderia del palazzo dei conti Panza di Biumo, proprietari all’arrivo di Piero Manzoni, dove l’artista ha avuto l’intuizione di trovare uno spazio per sviluppare le sue ricerche artistiche, un luogo che ha ospitato diverse culture e ceti sociali e dove egli mori nella notte del 6 febbraio 1963 a soli 29 anni.
Il baritono Giuseppe Zecchillo, cantante lirico al Teatro alla Scala -collezionista e ammiratore di Piero Manzoni- decise quindi di rilevare lo studio, sottoscrivendo l’8 marzo 1963 il contratto d’affitto con Giuseppe Panza, per utilizzarlo come sala prova per esercitarsi con il suo pianoforte , sia per organizzare incontri e feste anche nella sottostante cantina.
Il 15 ottobre 1963 si inaugura lo Studio Zecchillo invitando dei pittori di Brera ad organizzare un’esposizione in memoria del comune amico Piero Manzoni. Essi lasciarono come segno di affetto una serie di dipinti sulle vetrate che tutt’oggi possiamo ammirare, ritrovandoli là dove sono stati creati. Erano presenti Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Ennio Morlotti, Agostino Ferrari, Ettore Sordini, Arturo Vermi, Fernando De Filippi, Mario Bardi, Costantino Guenzi, Edoardo Franceschini, Antonio Recalcati, Vanni Giuffrè, Lino Tiné, Pasquale D’Orlando, Angelo Verga, Gustavo Boldrini e Renato Fiorillo. Di particolare rilievo il dono di Lucio Fontana, molto stimato da Piero Manzoni, che omaggiò la memoria dell’artista con uno dei suoi “Tagli” (visibile nella fotografia in basso alle spalle di Zecchillo mentre durante una cena in studio accenna una romanza). In un piccolo spazio, appeso ad una parete, grazie alla premura del proprietario che si è preoccupato di estrarlo dalla vetrata ed incorniciarlo, è tuttora presente un’opera in smalto su vetro firmata Agostino Bonalumi.
Il 18 ottobre 1972, il baritono Zecchillo corona un suo sogno, inaugurare una sua galleria d’arte contemporanea a Brera in Via Fiori Chiari 26 Galleria d’Essai, ospite d’onore il tenore Giuseppe Di Stefano.
A metà degli anni ’80 i vecchi amici di Piero Manzoni organizzarono una serie di eventi al Bar Jamaica per ricordare la sua opera.
Durante uno questi incontri decisero di erigere una lapide sulla facciata del palazzo di Via Fiori Chiari 16 nel 25° della sua morte, il 6 febbraio 1988; presenti alla cerimonia Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani e Arturo Vermi. La signora Nanda Vigo fece giungere per l’occasione un messaggio di saluto.
Agli inizi degli anni ’90 il baritono Zecchillo si fece promotore di una petizione popolare indirizzata a Paolo Pillitteri sindaco di Milano per l’intitolazione di una via o piazza a Piero Manzoni, con una raccolta di firme tra gli abitanti del quartiere di Brera e tra gli studenti e professori dell’Accademia. La proposta fu concretizzata nel 1995 da Philippe Daverio assessore alla Cultura , intitolando all’artista così prematuramente scomparso un passaggio pedonale Vicolo Piero Manzoni accanto al Bar Jamaica nel cuore della vecchia Brera.
Nel 2011 lo studio fu lasciato al figlio Graziano Zecchillo. Egli, tenendo fede ad una promessa fatta al padre, mantiene tuttora aperte le porte dello studio a manifestazioni artistiche riservate agli studenti e ai professori dell’Accademia di Belle Arti di Brera; tale incarico è stato affidato ai professori Pier Luigi Buglioni, Stefano Pizzi e Gaetano Grillo. Nasce cosi l’idea di “Amori Possibili” e “Parete Manzoni”, volta ad onorare e custodire la memoria di Giuseppe Zecchillo e Piero Manzoni. Dal 2018 il professor Carlo Franza, segue il progetto artistico internazionale Belvedere.
Dal 2019 l’Accademia di Belle Arti di Brera dedica allo Studio Zecchillo, ex studio di Piero Manzoni, un libro dal titolo “Parete Manzoni”. Autori delle opere gli artisti-professori Stefano Pizzi, Giorgio Cattani, Gaetano Grillo, Cosmo Laera e i loro migliori allievi, che hanno esposto in studio le loro installazioni realizzate nel solco delle ricerche concettuali di Piero Manzoni.
Il 27 Febbraio 2020, presso la presidenza dell’Accademia di Brera, alla presenza della dott.ssa Livia Pomodoro e del professore Stefano Pizzi, avviene la consegna ufficiale del legato testamentario del baritono Giuseppe Zecchillo al fine di creare delle borse di studio per studenti meritevoli.